sabato 2 febbraio 2013

Credo in Gesù Cristo: l'incontro con il cardinale Camillo Ruini nella cattedrale di Aversa


La Chiesa di Aversa è impegnata nell'itinerario dell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI. Le riflessioni e i contributi del Convegno Pastorale che tradizionalmente si teneva in una tre giorni di settembre trovano ora luoghi e tempi che si configurano come tappe di un itinerario che dura l'intero anno, e si esprimono in vari momenti ed iniziative di comunicazione e di verifica ecclesiale delle tematiche pastorali. E' una metodologia coinvolgente che produce buoni frutti di partecipazione e di testimonianza nella vita diocesana.
Il cammino di quest'anno pastorale ispirato alla Lettera Pastorale Porta fidei viene tracciato dal vescovo Mons. Spinillo “per approfondire la conoscenza del dono della fede e per rinnovare una più viva adesione alla presenza di Dio nella storia dell'umanità di questo tempo”.
Il cammino programmato si sviluppa in momenti di comunicazione e di riflessione ecclesiale sui 4 articoli del Credo: Dio Padre, il Figlio Gesù Cristo, lo Spirito Santo e la Chiesa.
Il primo momento è stato caratterizzato dall'incontro del 28 settembre 2012 con Mons. Giovanni D'Ercole sul tema “Credo in Dio Padre” (vedi post in questo blog). Il secondo momento, che qui sintetizzo brevemente, si concretizza nella riflessione proposta dal cardinale Camillo Ruini con la relazione tenuta il 29 gennaio 2013 sul tema “Credo in Gesù Cristo”.
Non è la prima volta che la Chiesa di Aversa si avvale dell'apporto pastorale del cardinale Ruini, che è stato Vescovo Vicario di Roma, Presidente della CEI fino al 2007, e oggi ottantenne Presidente della Commissione per le apparizioni a Medjugorie. Da Presidente del Comitato per il Progetto Culturale della CEI, invitato dal vescovo Milano, egli sviluppò al Convegno Pastorale del settembre 2010 il tema della “Sfida Educativa” (vedi post in questo blog). L'incontro che lo ha visto relatore sul tema odierno “Credo in Gesù Cristo” è iniziato con l'accoglienza in Cattedrale e con la preghiera dei Vespri.
Mons. Spinillo lo ha presentato come un pastore già conosciuto alla Chiesa di Aversa e capace di “accompagnarci nella riflessione e sul cammino della fede in un tempo come il nostro”. In un Anno che alla conclusione di Gennaio ha già visto realizzarsi in Diocesi momenti importanti come “l'Apertura dell'Anno della fede, il Giubileo Lauretano, la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, le Ordinazioni diaconali; e questo incontro che porta al centro dell'attenzione Gesù segno grande della presenza di Dio”.
Il Vescovo Spinillo parla della consapevolezza della fede, di dover essere “consapevolmente partecipi nella fede nella presenza del Signore”, e cita la motivazione che il cardinale Ruini ha scritto nel presentare il suo ultimo libro (Intervista su Dio) e che lo stesso cardinale riproporrà a viva voce nel corso della relazione:
Questo libro è stato certamente utile a me stesso: mi ha obbligato a compiere una riflessione complessiva sul mio rapporto con Dio, sulla solidità di questo rapporto e sui motivi oggettivi che lo sorreggono, oltre che sul suo valore per me. Scriverlo mi è costato fatica, ma lo considero un regalo che il Signore mi ha fatto. La mia speranza è che il libro possa essere utile a molti: ho cercato quindi di fare una proposta che fosse, per quanto possibile, al tempo stesso semplice e seria. In concreto, il libro è scritto per aiutare chi crede ad avere una consapevolezza più esplicita delle ragioni della propria fede, e a fare così unità nella propria coscienza di credente non del passato ma del nostro tempo. È scritto inoltre per chi vorrebbe credere, ma è incerto o perplesso, e spero possa trovare in queste pagine un aiuto a liberarsi dalle difficoltà che lo bloccano e a rafforzarsi invece nelle motivazioni per credere”.
Il Cardinale esprime con forza concetti immediati e semplici per proporre all'Assemblea la fede in Gesù che rivela all'uomo il volto di Dio, in Gesù dei Vangeli che è il Gesù della Storia, uomo realmente esistito e risorto e realmente Figlio di Dio: “Gesù uomo all'altezza di Dio”. Egli evidenzia gli interrogativi sul senso della vita e sull'identità del Signore, e ripercorre i secoli della formazione del Credo cristiano, la tradizione bimillenaria della Chiesa e gli apporti dell'esegesi nel formulare con “ordine” la fede trinitaria nel Padre fonte della vita che viene attraverso il Figlio e nello Spirito Santo: “un mistero non per mancanza di luce ma perché troppo luminoso, che illumina tutte le nostre realtà e la natura di tutte le cose”. E' la “legge dell'Amore; l'annuncio di Gesù dell'Amore senza limiti di Dio per noi: amore misericordioso fino alla follia della croce, fino a farsi peccato per noi; Dio ha amato per primo e noi possiamo essere 'presuntuosi' e chiamarci amici di Dio, amare Dio ... Con l'accoglienza della Parola che Dio ci rivolge - “chi ha visto me ha visto il Padre” - scopriamo l'atteggiamento di Dio verso di noi … In Gesù questo mistero è svelato: Dio è Amore”. E l'accoglienza di questo mistero “ci riguarda in ogni nostra istanza … ma da soli non ne siamo capaci … e allora il dono di Dio si rivolge a noi in due maniere: 1) dal di fuori, dalla Bibbia, dai Profeti, da Gesù; 2) dal di dentro, attraverso lo Spirito Santo che abita in noi e che ci da la forza di credere … La scelta della fede è opera di Dio in noi: è libera obbedienza dell'intelligenza e della vita; è il cammino della nostra libertà”.
Il cardinale Ruini procede con la sua comunicazione presentando anche le questioni del travagliato percorso della ricerca storica che si pone nell'ottica sbagliata di scoprire “il vero Gesù di Nazareth liberandolo dal rivestimento della fede cristiana”. Egli fa riferimento ai tre volumi su Gesù di Benedetto XVI e alla necessità di considerare la storia di Gesù nelle indubitabili caratterizzazioni personali religiose e culturali che si pongono nel comprendere le guarigioni e i fatti prodigiosi operati dal Figlio di Dio e testimoniati allo stesso modo dei dati storici reali all'origine del “più grande movimento religioso e culturale del genere umano”.
Il discorso di Ruini si orienta all'affermazione di una fede che può essere vissuta da ogni uomo che si ponga con sincerità sul cammino della verità ove si intravede la luce di Dio riconoscibile nell'Amore spinto fino alla fine in Gesù morto e risorto. Al di la delle tante “crisi” etiche e materiali egli sottolinea il pericolo più grande che possa vivere l'uomo contemporaneo: “perdere il senso di ciò che noi siamo, della nostra unicità in questo mondo, della diversità sostanziale di ogni uomo da ogni altro essere vivente. Per millenni abbiamo faticato per affermare la nostra unicità, oggi l’uomo rischia di mescolarsi con la natura. Dio ci ha creati intelligenti e liberi, proprio per questo non riducibili al resto della natura: se questo è vero, possiamo dare un fondamento alla nostra rivendicazione di essere trattati sempre come persone e mai come cose”.
Il cardinale conclude esortando tutti alle testimonianza e alla speranza cristiana:
Per rendere credibile ed efficace la nostra unicità in questo mondo “dobbiamo testimoniarla con le opere e con l’amore del prossimo, un amore non velleitario ma concreto. Tutto questo senza permettere mai che l’orizzonte della nostra vita si chiuda dentro al tempo presente ma, al contrario, cercando già adesso di vivere come coloro che portano dentro di sé il germoglio, la speranza, la certezza che Dio ci farà sempre partecipi della sua pienezza di vita attraverso la resurrezione”.
Un breve dibattito è seguito alla relazione del Cardinale Camillo Ruini, che ha anche accolto la testimonianza di una madre che ha raccontato una guarigione prodigiosa attribuita all'intervento della Madonna. Il Sindaco di Aversa gli ha offerto il dono dei due volumi di storia comunale scritti da Gaetano Parente alla metà dell'800. L'assemblea ha espresso sincera gratitudine per la relazione e la catechesi del cardinale che si è congedato impartendo la sua benedizione.  

  

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