venerdì 4 settembre 2015

In ricordo del mio amico Pietro

Oggi fa un anno che è dipartito Pietro, amico conosciuto negli anni giovanili del lavoro in fabbrica. Il giorno del suo ritorno alla casa del Padre mi fu spontaneo dedicargli questo ricordo che oggi condivido con i lettori del blog. 

In ricordo del mio amico Pietro

Ho sentito sempre l’amicizia con Pietro come un dono di Dio.
Come un segno della presenza e della vicinanza del Signore.
Nelle diverse dimensioni della vita.
A cominciare dal Lavoro,
che egli ha sempre vissuto come un valore sacro:
sacro per la persona, per la famiglia, per la comunità;
come una espressione della sapienza umana
e della somiglianza con Dio.
Nell’Amicizia diffusiva e nell’Accoglienza sincera,
che ha donato a tutti quelli che lo hanno conosciuto,
e soprattutto a quelli che hanno condiviso il significato
più profondo, più giusto e sacro, delle esperienze della vita.
E’ sempre stato spontaneo, per me suo amico e collaboratore più giovane,
vederlo nella luce del fratello maggiore, nel mistero di una
amicizia espressa con i misteriosi tratti della Carità divina:
come quella di un Padre, di un Fratello, di un Amico forte e consolatore,
sicuramente vicino nei momenti bui e nei momenti lieti.
So che Pietro ha vissuto e testimoniato profondamente il dono della Fede,
e sono sicuro che attraverso l‘amicizia di Pietro il Signore ha sempre
voluto dare un esempio, un insegnamento, e manifestare la sua Presenza.
Continuerà a farlo nel mistero della Comunione dei Santi,
nella Preghiera, e nella gioia della sua Risurrezione.

5 settembre 2014
Pasquale Saviano, diacono

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